10/01/2024

Il Centro Culturale Candide non si ferma, si reinventa e continua la sua missione nell’attuale trasformazione digitale della società

Ormai sono parecchi anni non apro più i battenti della mia casa per i salotti letterari, cari artisti, scrittori, poeti… perché il Centro Cultuale Candide, ritornando alla sua idea filosofica iniziale, è l’officina di pensiero che esprimo sui social e negli articoli non giuridici su fatti di cronaca anche geopolitica per un giornalismo indipendente e non asservito ad alcun editore.

La storia del Centro Culturale Candide è scolpita nel suo sito e così anche il suo significato è descritto nel suo logo.

Lo scopo sociale e nobile di diffondere arte e cultura, che andava oltre il proposito personale, insito in ognuno di noi, di essere apprezzati – ad iniziare da chi ci ha messo al mondo – è stato solo in minima parte realizzato, avendo attirato invece più nuovi nemici che amici. Del resto il mio destino era il digitale, per condividere il sapere, avendo poi compreso, grazie all’uso di Facebook e degli altri social che chi è solo è sempre in buona compagnia e che chi è in cattiva compagnia vive di solitudine chiassosa.

Non può essere un puro caso, ma un segno del destino, come dico nell'articolo "Il Candide meneghino e l'Intelligenza Artificiale", che il mio salotto appaia in testa ad un articolo su Il Quotidiano del Sud 18. 2.2023 riguardante il fenomeno affascinante di cui si parla in tutto il mondo: Chat GPT di OpenAI, che prelude ad una nuova era dominata dall’Intelligenza Artificiale.

Saper conciliare la cultura umanistica con quella finanziaria e di marketing non è cosa facile, come dico in Cultura umanistica e sapere digitale: quanto Internet distrae dalla lettura dei libri, tanto i libri possono distrarre dall'approfondimento digitale per usare in modo produttivo la Rete. Del resto a imprese impossibili Candìde non si è mai sottratto, dalla salute pubblica e la difesa dell'ambiente (ad iniziare dalle denunce dei MCA  manufatti contenenti amianto dispersi per l'Italia) alle battaglie per ricostruire la democrazia tramite leggi elettorali eque e costituzionalmente orientate, essendo la polifica dell' impossbile nelle sue corde e nella sua genetica.

Al di sopra di ogni schieramento politico i salotti e i circoli culturali hanno sempre permesso al pensiero di progredire e di agevolare il difficile cammino della democrazia e della libertà, di radicare i princìpi liberali dentro le coscienze e dentro la laboriosità di chi ha fatto impresa.

Tra ideologia e utopia viviamo in un mondo dalle infinite possibilità. Per quanto riguarda poi rapporti umani mi piace ricordare quanto disse Einstein: “Conosco ormai l'incostanza di tutti i rapporti umani e ho imparato a isolarmi dal freddo e dal caldo in modo da garantirmi comunque un buon equilibrio termico.”

Dato che ora ho un’esistenza più ritirata e quieta, devo dire che è un vero peccato imparare le lezioni della vita solo quando non ci servono più; e a coloro a cui non rispondo al telefono dico ora, pubblicamente, di riprovare più avanti, magari mi riapro al mondo e riaprirò anche il mio salotto.

Del resto non si può, e nemmeno lo voglio, cancellare il mio passato: nel bene o nel male mi ha reso quello che sono oggi, migliorato da molti lati. Così, anziché nutrire inutili risentimenti, ringrazio pure chi mi ha fatto scoprire l'amore e il dolore, chi mi ha amato e usato, chi mi ha detto ti essermi amico/a credendoci e chi invece l'ha fatto solo per i suoi sporchi comodi. Io ringrazio me stesso per aver trovato sempre la forza di rialzarmi e andare avanti, sempre.

Ho dovuto anche riflettere sull’astio e sull’intolleranza che anche io di rimando avevo, perché non pagano, e così nemmeno il classismo e il razzismo, e ho dovuto comprendere che non è importante il colore della pelle bensì il calore delle palle – come mi disse una volta il compianto A.G. Pinketts, amico di acrobazie verbali – almeno per chi le ha nell’affrontare i tanti casi avversi che la vita ci dispensa.

Bisogna sempre mirare alla Luna, volando alto col pensiero, anche al cospetto di chi te la indica col dito medio, solo così si raggiungono le più alte vette. Non a caso l’espressione to the moon indica il valore delle criptovalute che va fin sulla luna e il cui prezzo va fino alle stelle.

Milano, 30. 9.2024
avv  Giovanni Bonomo - Candide C.C.

 


 

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