Come sempre accade in presenza di grandi
drammi e tragedie si ripresenta il problema fondamentale della condizione umana,
il senso della vita, con le principali domande che hanno da sempre impegnato la
filosofia e oggi la scienza. Soprattutto se la tragedia riguarda, come in
questo caso, l’intera umanità e la sua sopravvivenza. Se guardo all’Europa devo
dire che sta nascendo, forse, come leggo in vari post sui social, una nuova umanità
assai diversa da quella che ha creato e interpretato la comunità, e in seguito
l’unione, europea.
Se guardo poi all’intero mondo, devo dire
che, certamente prima dell’annientamento della specie umana, si avrà un
azzeramento, un reset, dell’attuale sistema finanziario. Ma a costo di quali
sacrifici, quali dolori, quali privazioni?
Il mondo sta diventando sempre più multiculturale,
multireligioso, multietnco, e ogni recinto o muro è destinato a cadere. Assistiamo
a un diffondersi a macchia d’olio di un’epidemia che non ha limiti di nazione
né confini, come a ricordarci che tutta l’umanità, senza distinzioni di etnia o
razza, ha un comune destino. Lo sviluppo delle comunicazioni e dei trasporti ha
permesso anche a Covid-19 di girare per il mondo e questa pandemia ci ha reso
ora più consapevoli di essere abitanti di un unico pianeta al di là delle
differenze.
Da anni scrivo e insisto nel fare
comprendere che siamo entrati nell’era della decentralizzazione e della
condivisione e che molti dei problemi che stanno alla base dei nazionalismi e
della perdita di fiducia nelle istituzioni nascono dalla centralità dei poteri
e delle autorità, sempre più lontane dai cittadini che reclamano una
rappresentanza nei diritti e doveri previsti dai moderni Stati di diritto.
All’alba del terzo millennio, con lo sviluppo
della tecnologia digitale e della connettività a banda larga, con la diffusione
di Internet e con le prime applicazioni non monetarie della Blockchain nata con
il Bitcoin, la prevista decentralizzazione si realizza in molte strutture dell’economia
e della politica, dove il potere decisionale è nelle mani della community e le
regole vengono stabilite da contratti intelligenti, gli smart contracts.[1]
Ogni struttura decentralizzata è il frutto
delle potenzialità, in parte ancora inesplorate, della Blockchain, vale a dire
di una rete distribuita per la certificazione e l’autenticazione di
transazioni, in forma sicura e duratura, perché tutto viene registrato in una
catena di blocchi accessibile a tutti ma sicuro e trasparente.[2]
Ho parlato poi delle ICO’s Initial Coin Offerings e delle
successive STO Security Token Offerings,
con l’obiettivo di remunerare i sottoscrittori con i token per la fruizione dei servizi e pure a fini di investimento. Ho
parlato a tale proposito di “tokenizzazione dell’economia”, ma anche della
politica, perché i token possono rappresentare
lo strumento che consente a organismi decentralizzati di erogare servizi e
prodotti tramite la partecipazione diretta dei cittadini al processo
decisionale.[3]
Tramite regole stabilite negli smart contracts e nei protocolli di
approvazione delle transazioni è possibile la rappresentatività e l’autonomia in
tutti i settori della vita sociale, dalla politica all’economia e alla finanza,
senza autorità centrali, rappresentanze indirette, statuti, amministratori,
presidenti.[4]
Nonostante questi progressi tecnologici ritroviamo
ancora oggi gli ostacoli alla realizzazione della meta finale di formazione
degli Stati Uniti di Europa, per la sopravvivenza di dinamiche statuali alimentate
da populismi e nuovi nazionalismi in direzione opposta allo spirito
comunitario.
Ora gli Stati più tecnologicamente
avanzati si avvalgono delle paure dei cittadini per esercitare forme di
controllo sociale sempre più capillari; basti pensare che in politica si
vincono le elezioni giocando la carta della demonizzazione dell’avversario e
della fobia collettiva verso qualcuno additato come diverso.
Questa guerra pandemica ci ricorda i
secoli bui dell’Europa medioevale, quando la paura degli untori era molto più
deleteria della peste stessa che sterminava vite umane. Il Boccaccio con il Decameron e il Manzoni con la Storia della colonna infame dovrebbero
essere fonte di prezioso insegnamento, ma ancora oggi dobbiamo dire che la storia
insegna ma non ha scolari.
La paura resta la più nociva e subdolamente
infettante, più di qualsiasi virus epidemico, forma di controllo sociale, con
la differenza che oggi può essere una fonte lucrosa non solo per chi ne trae
vantaggio, in politica, ma anche per chi ne trae profitto, in economia.
L’isteria collettiva generata da Covid-19
in Italia è un fenomeno di proporzioni spaventose e con effetti imprevedibili,
ma è certo che le campagne mediatiche di allarmismo serviranno a giustificare la
corsa futura all’acquisto di milioni di dosi di vaccino, anche a pandemia
conclusa, che farà la fortuna delle multinazionali farmaceutiche.
Abbiamo la tecnologia necessaria per fare
il salto quantico dell’umanità[5] grazie alla decentralizzazione
e alla condivisione, alla telematica e alla robotica, ma le vecchie logiche neoliberiste
del profitto, alimentate dai grandi gruppi di potere e dalla ricchezza nelle mani di pochi, sembrano sempre sbarrarci
la strada.
Tornando alla questione della condizione umana, sono convinto
che la nostra gloriosa nazione, culla del Rinascimento, saprà fronteggiare anche
questa grave emergenza. Ricordiamo che senza l’Italia la stessa storia europea
sarebbe stata diversa. Sono italiani i primi artefici dell’identità europea nei
suoi punti essenziali (Giuseppe Mazzini, Altiero Spinelli); sono italiani i
primi nel mondo che rifiutarono la tortura e la pena di morte (Cesare Beccaria.
Pietro Verri); italiani sono coloro che si batterono per la libertà di pensiero
e prezzo della vita morendo sui roghi (Giordano Bruno, Giulio Cesare Vanini).
Come italiani abbiamo la forza dei nostri
avi, per la nostra storia, per il nostro patrimonio culturale, che ci faranno superare
questa grande tragedia assumendoci senza paura tutte le responsabilità che ci
spettano.
Milano, 17. 3.2020 Giovanni FF Bonomo – Candide C.C.
[1] https://www.diritto24.ilsole24ore.com/art/avvocatoAffari/intervistaAvvocato/2020-01-15/diritto24-intervista-giovanni-bonomo-avvocato-esperto-diritto-informazione-e-informatica-managing-partner-dipartimento-diritto-d-autore-assistenza-legale-premium-154248.php?refresh_ce=1
[2] http://www.diritto24.ilsole24ore.com/art/avvocatoAffari/mercatiImpresa/2019-01-18/che-cosa-e-bockchain-efficacia-anche-lotta-contraffazione--110555.php
[3] https://www.cam.tv/avvbonomo/blog/la-tokenizzazione-di-beni-e-servizi-quale-passo-decisivo/PID132B9D